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Muoio senza niente addosso

Muoio senza niente addosso è un progetto che nasce per Private flat#7 – SHAMELESS, nel dicembre 2011. Consta di opere visive, installazioni,tessuto sonoro e corpi vivi in performance.

La riflessione parte dall'analisi della società dello spettacolo e del suo immenso salone degli specchi, un regno di sguardi, in cui tutto è tatuato in superficie. Si incensa la grande libertà conquistata, ma il divertimento, i costumi, i sentimenti, nell'essere così spudorati, svelano la loro natura di doveri sociali. Da un lato, quindi, la smania di esporsi sempre e comunque, celebrando la propria banalità, misera affermazione di sé per accertarsi di esistere; dall'altro un nuovo moralismo per cui, nonostante abbiamo fatto della volgarità il nostro pane quotidiano per strada, in tv, nella politica, non perdiamo occasione per scandalizzarci di una cosa, chiudendo l'occhio su un'altra.
Gli artisti visivi, lavorando a stretto contatto con i performer, partecipando alle prove e al training, hanno realizzato opere originali, tessendo una trama con la vergogna e la sua assenza, la cui posta in gioco è il corpo, spiato, esibito a buon mercato, vittima di uno sfrenato culto della fisicità, quotidianamente pornografizzato e veicolo di emozioni divenute anch'esse feticcio da consumatori, che sembrano esaurirsi nell'ossessiva ansia di venire comunicate. La carne, poi, diviene chiave di volta per comprendere questo mutare di valori e questi nuovi rituali di esclusione, in nome di indecenze e sconcezze dell'ultim'ora per cui urlare allo scandalo con poca credibilità, ma con la stessa spietatezza. L'indagine, così, arriva al punto nevralgico dell'incontro fra corpo e autorità: la sessualità, che sempre più appare vissuta come ossessione o come fobia, mezzo di scambio e baratto, onanismo nevrotico a volte ridicolo, a volte funebre.
Al centro della riflessione, infine, la funzione dell'arte che, in una società pigramente scandalistica, arranca, non riesce più ad essere elemento di rottura, ad agire una sfrontatezza feconda e, anzi, spesso rischia di prestarsi al gioco di una provocazione innocua quanto insignificante.

Per ulteriori informazioni sull'evento che ha ospitato il debutto: PF#7.11.